Emozioni e Gravidanza

Pensiamo all’attesa di un bimbo come alla nascita di una storia d’amore. Quando ci innamoriamo viviamo una sorta di terremoto emotivo, che porta con sé grandi gioie, e nello stesso tempo paure, dubbi, o a volte rabbia, a volte tristezza. Ma vorremmo forse rinunciare a vivere questi emozioni? La gravidanza per certi versi somiglia a qualcosa del genere. L’immensa felicità che l’arrivo di un bimbo apporta alla vita di una famiglia si accompagna al turbinio di un mondo interiore che deve affrontare dei grandi cambiamenti, in particolare nella mamma che lo porta in grembo, ma anche per il papà. A volte nella nostra società ci si dimentica di questo e si tende a rappresentare la maternità in modo monodimensionale, come se l’amore fosse una cosa facile e scontata, e di un solo colore. Nessuna relazione interpersonale è semplice, ma è proprio questa complessità che può costituirne la sua bellezza e ricchezza.

La gravidanza porta con sé dei profondi mutamenti a livello corporeo, che influiscono sullo stato emotivo e rendono maggiormente sensibili e soggette a repentini sbalzi umorali. Nel mondo psichico si riaffacciano vissuti e ricordi magari dimenticati, suscitando desideri e domande a cui non è facile dare risposta. Una donna per diventare mamma deve ripensare se’ stessa in modo differente, rimodulando psichicamente il suo ruolo di “figlia” e assumendo quello di “madre”. Si trova poi in questo processo di crescita interiore a confrontarsi con la bambina che è stata e, nello stesso tempo, con le esperienze di accudimento che ha vissuto, da parte delle figure adulte che sono state importanti nel suo percorso di vita.

Come sarà questo bambino? E noi che genitori saremo?

I desideri, le aspettative e le paure mosse dall’attesa possono essere molteplici. Possono comparire anche dei timori a livello della salute corporea del bambino e della mamma: vanno registrati e condivisi con fiducia ai propri curanti, ma testimoniano anche del primo momento di apprensione e cura del proprio bambino o bambina.

Il fantasticare su ciò che il bambino potrà essere nel suo futuro è influenzato dai nostri valori, dalle esperienze che abbiamo sino ad ora vissuto come persone e come figli e figlie, più in generale dall’immagine che abbiamo di noi stessi e del partner. Ma c’è anche qualcosa di più profondo e di inconscio: i sogni della gravidanza e nella gravidanza, che siano quelli della futura mamma o del futuro papà, meritano attenzione e condivisione tra i partner. Alcune di queste fantasie potranno avere tonalità positive, altre potrebbero suscitare delle preoccupazioni, ma in ogni caso concorrono al momento generativo della gravidanza che, oltre a essere la genesi fisiologica di un nuovo individuo, è il periodo in cui due persone si preparano ad accoglierne una terza che ancora non sanno come sarà e come li trasformerà.

Quali sono i pericoli che dovrà affrontare il mio bambino? Saremo in grado di prendercene cura, di proteggerlo e di fornirgli ciò di cui ha bisogno?

La gravidanza ci mette di fronte a delle responsabilità. Questo nuovo impegno può far emergere delle insicurezze rispetto alla propria capacità di essere abbastanza adulti e sufficientemente forti per prendersi carico della vita di un’altra persona che sarà, almeno per una prima fase della sua vita, totalmente dipendente dai propri genitori o da coloro che l’accudiranno.

In questo momento così delicato è molto importante il supporto di un ambiente familiare e amicale il più possibile non giudicante e affidabile. In certi casi può esservi lo sfociare in situazioni che richiedono un supporto psicologico da parte di un professionista, come la depressione post partum. In ogni caso emozioni negative di natura temporanea, che si accompagnano alla gioia e al desiderio della nuova gravidanza, sono da considerarsi assolutamente fisiologiche, come sempre succede in qualsiasi legame d’amore.

La gravidanza dunque si configura come una profonda trasformazione fisica e psichica, da affrontare con la giusta dose di fiducia e consapevolezza delle naturali risorse e forze presenti in ogni futura mamma. Le luci e le ombre che si possono presentare in questo periodo raccontano del profondo rimaneggiamento della personalità femminile e delle nuove spinte di crescita individuale. E’ proprio l’entrare in contatto senza spaventarsi troppo con questi aspetti di sé, cercando anzi di accettarli serenamente insieme al partner, ciò che permette di creare uno spazio interiore per l’arrivo di un bimbo e pone le basi per la relazione futura tra genitori e figlio.

Immagine ©Joey Thompson unsplash.com

Articolo scritto per Studio Heima https://www.facebook.com/heimapadova/

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